Sorprende un intervento dell’assessore Corsi: “Tra qualche settimana partiranno i lavori al deposito della Genovesa. Prossimamente il Progetto esecutivo sarà approvato. Subito dopo scattano i 1100 giorni per completare l’opera. Il filobus sarà in strada entro aprile 2018”.
Nota di Tito Brunelli.
I lavori alla Genovesa non erano già trionfalmente partiti, con inaugurazione a suono di tromba? Perché l’Assessore dice che “partiranno”?
Il Progetto esecutivo doveva essere pronto entro il febbraio 2015. Siamo a fine aprile. Quando sarà approvato?
Teniamo presente la data dell’aprile 2018; vedremo o no il filobus sfrecciare sulle nostre strade?
Bertucco: “Per essere opera data per fatta e inaugurata già due volte, il filobus presenta troppi lati oscuri: la tipologia dei mezzi, l’assenza del Progetto esecutivo, i realizzatori dell’opera, il rilascio di alcuni certificati antimafia: una questione sostanziale che riguarda la legalità a Verona”.
Potrebbe essere nulla, ma potrebbe essere un colpo duro
I tecnici comunali sollevano una grana seria: se si cambia modello di filobus, per il fallimento della ditta che produceva quello che era stato scelto, è necessario o no rifare la gara d’appalto?
AMT risponde “no”. C’è bisogno però di una nota ufficiale.
Ultima novità. Ridicolo
La città è in trepida attesa (per modo di dire) della scelta del modello di filobus per Verona: ultimamente si puntava sul modello Solaris, totalmente elettrico. Ma ecco la novità. Pare che arrivi il modello Hess/Vossloh, con accumulatori di energia e batterie per i tratti in cui il bus non è connesso alla linea elettrica aerea: niente emissioni e viaggio silenzioso. Si fa sapere però che questo mezzo è in concorrenza con quello della Iveco, visionato dall’assessore Corsi a Parma.
Perciò il progetto definitivo non è ancora validato e il modello di filobus è al di là da venire.
“No.Non è possibile!”. Che si può pensare? Fanno apposta?
Sganasciamo un po’? Chi sarà Assessore alla Mobilità dopo le elezioni regionali? Si ipotizza il cambio dell’Assessore.
Ne vedremo di tutti i colori! E’ questa è la Giunta del fare?
Ancora una volta: “Povera Verona!”.