Aprile. A 17 mesi dal rilascio della concessione edilizia, parte il cantiere. Giustificazione: controlli, imprevisti, valutazioni tecniche. Lonardi: “Sarà edificio di qualità, con poca dispersione di calore, isolamento termico e acustico, minimo impatto ambientale. Abbiamo studiato il terreno; introdotto le norme antisismiche; fatto lo smaltimento di amianto e cavo Telecom; analizzato ogni possibile evenienza, con calma e precisione. La concessione edilizia vale per tre anni, a partire da settembre 2007. Tra 13-15 mesi si inaugura”.
Giugno. Giancarlo Frigo, ex assessore: “L’ex Lux è icona di una Verona lasciata al degrado. Perché per anni non si è fatto nulla? Perché oggi si procede con tanta lentezza? L’albergo di lusso interessa realmente?”.
Il Comune accondiscende alle richieste della proprietà: la volumetria sarà di 7 mc anziché i 2 ammessi; l’indice di edificabilità sarà tre volte oltre il consentito dal PRG e l’altezza di 20 metri, ben oltre i 13 ammessi; l’area comunale adiacente, di 3.200 mq, sarà destinata a verde pubblico. Il Consiglio comunale vota la pubblica utilità dell’opera. Proprietà e Amministrazione garantiscono di ultimare l’albergo entro due anni.
Ma due anni dopo si è ancora alle fondamenta. Si andrà oltre i tempi della licenza (novembre 2010). Il Comune continua ad andare incontro al proprietario. Montagna, assessore ai Lavori Pubblici: “Causa la crisi dell’edilizia, la Giunta proroga di 2 anni il permesso per chi chiede di costruire”. A chi fa presente che siamo alla quarta deroga, Montagna risponde: “Tutto regolare”.
Luglio. Una recinzione di lamiere spesse e alte chiude allo sguardo l’area dei lavori. Ogni tanto si vedono una grossa ruspa e alcuni operai.
Perché si vuole impedire la visione dei lavori? E’ proprio vero che si vuole edificare?
Ex Lux: Anno 2009
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