Assomiglia molto al 2011: tante parole, tante polemiche, zero fatti. Riferiamo alcuni dati.
Aprile. Il sindaco Tosi dà come imminente la firma per il Passante Nord: questione di giorni.
Luglio. A Technital scappa la verità: il progetto traforo economicamente non sta in piedi. Poi ritira.
Ottobre. Grande annuncio del sindaco Tosi: entro l’anno la firma per l’avvio del Passante Nord. Gir.pa e Mazzi, società che dovevano realizzare l’opera, in liquidazione, abbandonano l’impresa. Un’indagine nazionale mostra che le opere in project financing falliscono nel 75% dei casi. E’ sempre più difficile ricevere prestiti.
Novembre. Entrano in Ati (imprese che dovrebbero realizzare il Passante Nord) la “Mantovani”, colosso delle costruzioni e “Serenissima” (Brescia – Padova). La Mantovani è in buoni rapporti con Intesa San Paolo e altre banche: può aiutare il finanziamento iniziale del Passante Nord.
I fatti restano chiari:
1°. Non ci sono soldi. E’ difficile che una banca, senza garanzie, investa centinaia di milioni su un affare che regge se nei prossimi 50 anni il traffico aumenterà (negli ultimi anni è calato del 10%).
2°. Il Sindaco rassicura sulla “robustezza e affidabilità” della cordata di imprese che dovrebbe realizzare il Passante Nord. I fatti dicono che essa si va sgretolando.
3°. Assessore Corsi: “L’ingresso della Mantovani conferma la validità del progetto e la sua capacità di attrazione. Mantovani e Serenissima avranno un ruolo ausiliario: garantiranno che le imprese di Ati hanno i requisiti necessari per procedere”.
Novembre. Sperotto: “Il Passante resta inutile per la città, dannoso per i cittadini e per l’ambiente, economicamente non sostenibile. Un colosso che entra nell’affare rende la compagine più forte, ma non cambia la redditività del progetto. Rimangono i problemi finanziari e il mistero delle fiduciarie, le società anonime di cui non si comunicano i nomi fin dopo la firma del contratto. In termini di fatturato e di capacità tecniche, la Mantovani supera di molto l’attuale compagine. Perciò non avrà un ruolo ausiliario e cercherà compensazioni economiche”.
– Primavera 2013. Bufera giudiziaria sulla “Mantovani spa”: l’amministratore delegato Baita è arrestato. Per il sindaco Tosi la vicenda non si ripercuoterà sul Passante. Però cambia impostazione: “L’inizio dell’opera è lontano. Al Ministero, per la VIA (valutazione di impatto ambientale) ci vorrà un anno. Possibili nuovi arrivi nella cordata di imprese rallenteranno l’iter”.
Giugno. Le notizie dal fronte giudiziario ed economico raccontano dell’inconsistenza della cordata.