1- Prospettive secondo Marchi – “Il progetto è importante. Nasce un sistema aeroportuale destinato a crescere, diffuso su una macroregione, della quale dovremo soddisfare al meglio la domanda di trasporto, rafforzando il sistema aeroportuale del Nord. Il Veneto per una volta fa sistema. E’ davanti a noi il salto di qualità.
Per andare oltre abbiamo bisogno che il Governo nazionale dedichi attenzione al Veneto.
Sul futuro del Catullo sono fiducioso. Verona ha un grande bacino di traffico; è al centro di un’area importante e ricca, con un alto Pil pro capite, con molto turismo, con industrie e multinazionali. Svilupperemo queste opportunità in termini di traffico.
A chi teme il rischio di una nostra colonizzazione, rispondo che ragiono da imprenditore: l’intento è sviluppare, non uccidere.
Nessuna intenzione di fare la guerra alla Lombardia. A Bergamo sono bravi professionisti. Troveremo un accordo in vista di rafforzare il sistema aeroportuale del Nord, con un ragionamento che coinvolga Veneto e Lombardia. Vogliamo collaborare, non dividere.
Si va verso una nuova organizzazione degli aeroporti. Noi siamo in corsa per la privatizzazione e per il nostro ingresso nello scalo sloveno di Lubiana. Nasce anche il Polo Pisa-Firenze, con l’ingresso di “Corporacion America”.
Mi auguro che il possesso del 35% delle azioni sia un punto di partenza: ci troveremo bene insieme. Col tempo ci prenderemo tutto. Auspico che si replichi a Verona quanto accaduto a Treviso, ragionando in un’ottica di sistema: siamo diventati un tutt’uno. Anche là c’erano resistenze e il timore che noi volessimo uccidere lo scalo. Ma noi facciamo partnership per sviluppare e portare ricchezza. Attualmente a Treviso Save possiede un’ampia maggioranza di controllo e comanda da sola; i soci trevigiani sono nella compagnia. A Verona ci fidanziamo con una quota di minoranza. Dopo qualche anno ci sposiamo acquistando l’80, il 90 o anche il 100% delle azioni”.
“Il Corriere della Sera” conferma: Save è “in attesa di ulteriori passi per acquisire la maggioranza assoluta della società”.
Marchi intende di fare un unico sistema aeroportuale da Verona a Venezia, fino a Lubiana, passando per Brescia, Treviso e Friuli Venezia Giulia. E’ in corso il dialogo con Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia”.