Maggio 2014. In viale Galliano, nodo delicato della viabilità cittadina, code e intasamenti di automobili sono la normalità. Contro questo dato l’Amministrazione decide di tagliare 15 platani, di circa 80 anni, lungo la corsia, sulla destra, che conduce verso San Zeno provenendo da Porta Palio. Così si allarga la strada, si costruisce una nuova corsia e, all’incrocio tra viale Galliano e corso Milano, si facilita l’immissione in via Porta San Zeno. Ne risulterà il raddoppio dello svincolo che alleggerirà il traffico fino al 30%. Una nuova corsia di scorrimento garantisce, a costi contenuti, un significativo ridimensionamento delle code. Tempo di realizzazione: un paio di mesi.
Si è aggiudicata l’opera la “Viviani src”.
Enrico Corsi, assessore: “I lavori cominceranno alla chiusura dell’anno scolastico.
Giugno 2014. Un Comitato tenta di salvare i platani.
Architetto Alberto Ballestriero di Italia Nostra: “Bene allargare le corsie, ma mantenendo gli alberi come spartitraffico tra le carreggiate”.
Legambiente chiede di rivedere il progetto e si rivolge alla Sovrintendenza: “L’Amministrazione considera gli alberi come cose inerti e ingombranti. Non considera la loro valenza estetica e paesaggistica e la loro funzione di filtro dell’inquinamento. Vogliamo salvare questi platani, ma anche tutti gli alberi di Verona, per rispetto dell’ambiente, contro la cementificazione ”.
Il comitato: “Il progetto non è mai stato discusso con i cittadini. Ne siamo venuti a conoscenza quando tutto era approvato dal Consiglio: unanime. Si perdono alberi e non si risolve il problema viabilistico. Abbiamo presentato proposte alternative. Corsi non ci ha dato ascolto”.
Ancora una volta la risposta dell’assessore Cosi è negativa.
Giorgio Pasetto (lista Tosi): “Il progetto è necessario. Non fa piacere, ma la difesa ad oltranza di alcune piante appartiene ad un ambientalismo da operetta”.