Luglio 2014. La mappa dei luoghi suggestivi di Verona oscurati dai cassonetti dei rifiuti è lunga; riguarda molti quartieri. Sono ammassati, pieni, visibili, mal ridotti, maleodoranti. Abbruttiscono molti angoli cittadini: vie, vicoli e piazze. Ne sono immuni i monumenti principali; non tutti però, come il Conservatorio, Banco Popolare, palazzo Diamanti. Zona calda: i dintorni di piazza Erbe, via Pellicciai verso via Mazzini, la Domus Mercatorum verso la sinagoga; da piazzale Indipendenza ai Palazzi Scaligeri, con cortile Mercato Vecchio, del Tribunale e piazza Dante. Sei bidoni sono in piazza Santa Toscana e all’imbocco di via San Nazaro; di fronte alla chiesa di San Tomaso. Un ‘benvenuto’ poco piacevole: i 5 cassonetti alla Giarina.
E’ migliorata la situazione intorno all’Arena e alle Arche Scaligere.
Andrea Miglioranzi (presidente AMIA):
“Ho chiesto ai responsabili di rendere invisibili quanti più bidoni possibile. Il nostro centro storico è tutto splendido: va tutelato. In molti punti ci siamo riusciti; in altri è impossibile, come nelle piazze Viviani, Navona, dei Signori e i cortili Mercato Vecchio e del Tribunale.
Spostare cassonetti è un’impresa. Puntualmente arrivano lamentele e comitati. Finché non si concretizza il progetto (oggi sulla carta) delle isole ecologiche interrate (abbiamo individuato 15 siti), non esiste soluzione. Per Verona però scavare qualche metro rappresenta un rischio”.
Valutazioni di Tito Brunelli
La raccolta dei rifiuti solidi urbani è un problema antico, mai risolto definitivamente. Ogni proposta presenta vantaggi e svantaggi. Siamo abituati a vedere i cassonetti per la raccolta lungo le nostre strade e nelle nostre belle pizze. Non ci facciamo più caso. Però in alcune circostanze ci fermiamo inorriditi per la sporcizia e il lerciume attorno ai cassonetti. Farne senza sarebbe bello per la città e per i cittadini. Si diffonde la raccolta casa per casa. Anche questa modalità presenta difficoltà, ma è giusto tentarla, anche perché garantisce più di altre la raccolta differenziata e il riutilizzo dei rifiuti.
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Spostare cassonetti è un’impresa. Puntualmente arrivano lamentele e comitati. Finché non si concretizza il progetto (oggi sulla carta) delle isole ecologiche interrate (abbiamo individuato 15 siti), non esiste soluzione. Per Verona però scavare qualche metro rappresenta un rischio”.
Valutazioni di Tito Brunelli
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