Giugno 2014. Borgo Milano – area di Esselunga. Sono previste varie opere che, con la rotonda di corso Milano già costruita e un parco pubblico in via Licata, rientrano nell’accordo tra Comune e proprietà del supermercato in vista della demolizione e della ricostruzione dell’attuale market.
Succede che, in viale Sicilia, tra Borgo Nuovo e Borgo Milano, dove un autolavaggio ha operato per 30 anni in un’area di mille mq, il cantiere che costruisce la rotonda di 20 metri di diametro ha portato alla luce una zona contaminata, probabilmente da idrocarburi. Scavando per togliere le vecchie cisterne, tecnici e operai si sono imbattuti nella contaminazione: una vasta area di terreno melmoso e nero. La quantità dei rifiuti è molto superiore ai limiti consentiti.
L’autolavaggio può essere il responsabile (l’unico?) dei versamenti di gasolio, di scarti delle cere da lavaggio e di altre sostanze?
Arpav prende in carico l’area, per verificare la possibile contaminazione della falda acquifera e per offrire indicazioni per la bonifica.
La costruzione della rotonda di via Sicilia è ferma in attesa di indicazioni su come procedere per la bonifica e per lo smaltimento dei rifiuti. Mesi? Anni?
Valutazioni di Tito Brunelli
Sarà capace la nostra politica di fare luce su questi fatti gravi e sulle possibili conseguenze? Saprà dire ai cittadini come è stato possibile questo scempio? Nessuno se ne è accorto?
Per capire, vale la pena visionare cosa prevedeva il Piano Regolatore Generale (PRG) del 1975 in zona Borgo Milano e chiedersi per quali motivi non si è andati nella direzione programmata e si è costruito dove il PRG non prevedeva. Chi ha proposto o imposto i cambiamenti? Chi li ha autorizzati? Chi erano i ‘politici’ di riferimento?
E’ una occasione per la ricerca della verità e di chi ha pensato a se stesso, non al bene della città.
Lo faccio presente. Ci possiamo contare?
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Un fatto di estrema gravità: Nessuno sapeva?
Giugno 2014. Borgo Milano – area di Esselunga. Sono previste varie opere che, con la rotonda di corso Milano già costruita e un parco pubblico in via Licata, rientrano nell’accordo tra Comune e proprietà del supermercato in vista della demolizione e della ricostruzione dell’attuale market.
Succede che, in viale Sicilia, tra Borgo Nuovo e Borgo Milano, dove un autolavaggio ha operato per 30 anni in un’area di mille mq, il cantiere che costruisce la rotonda di 20 metri di diametro ha portato alla luce una zona contaminata, probabilmente da idrocarburi. Scavando per togliere le vecchie cisterne, tecnici e operai si sono imbattuti nella contaminazione: una vasta area di terreno melmoso e nero. La quantità dei rifiuti è molto superiore ai limiti consentiti.
L’autolavaggio può essere il responsabile (l’unico?) dei versamenti di gasolio, di scarti delle cere da lavaggio e di altre sostanze?
Arpav prende in carico l’area, per verificare la possibile contaminazione della falda acquifera e per offrire indicazioni per la bonifica.
La costruzione della rotonda di via Sicilia è ferma in attesa di indicazioni su come procedere per la bonifica e per lo smaltimento dei rifiuti. Mesi? Anni?
Valutazioni di Tito Brunelli
Sarà capace la nostra politica di fare luce su questi fatti gravi e sulle possibili conseguenze? Saprà dire ai cittadini come è stato possibile questo scempio? Nessuno se ne è accorto?
Per capire, vale la pena visionare cosa prevedeva il Piano Regolatore Generale (PRG) del 1975 in zona Borgo Milano e chiedersi per quali motivi non si è andati nella direzione programmata e si è costruito dove il PRG non prevedeva. Chi ha proposto o imposto i cambiamenti? Chi li ha autorizzati? Chi erano i ‘politici’ di riferimento?
E’ una occasione per la ricerca della verità e di chi ha pensato a se stesso, non al bene della città.
Lo faccio presente. Ci possiamo contare?
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