Febbraio 2013. E’ una gigantesca area dismessa (38.000 mq): un importante ex lanificio, con palazzine e capannoni in alcuni casi pericolosi, in via Unità d’Italia (San Michele). Abbandonata da una decina di anni, oggi è rifugio e dormitorio per senza fissa dimora e poveracci. E’ diventata terra di nessuno: cittadella di puzzolenti rifiuti, dello spaccio, di tossicodipendenti e di sbandati.
I residenti, in particolare gli artigiani, denunciano che la loro presenza crea “paura per la sfrontatezza di queste persone, che sono entrate in due officine meccaniche, in un negozio di ferramenta e in una vetreria. Si calano dai tetti e fanno razzia di quello che trovano”.
Hanno anche provocato un incendio. I controlli delle forze dell’ordine non le scoraggiano.
Partito Democratico: “La Regione ha inserito l’ex Tiberghien in un progetto di recupero insostenibile, Continua a leggere →
Quale futuro per l’ex Tiberghien?
Febbraio 2013. E’ una gigantesca area dismessa (38.000 mq): un importante ex lanificio, con palazzine e capannoni in alcuni casi pericolosi, in via Unità d’Italia (San Michele). Abbandonata da una decina di anni, oggi è rifugio e dormitorio per senza fissa dimora e poveracci. E’ diventata terra di nessuno: cittadella di puzzolenti rifiuti, dello spaccio, di tossicodipendenti e di sbandati.
I residenti, in particolare gli artigiani, denunciano che la loro presenza crea “paura per la sfrontatezza di queste persone, che sono entrate in due officine meccaniche, in un negozio di ferramenta e in una vetreria. Si calano dai tetti e fanno razzia di quello che trovano”.
Hanno anche provocato un incendio. I controlli delle forze dell’ordine non le scoraggiano.
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