Giunta e Consiglio regionale sulle barricate: “Ancora!”. Che cosa? Costruzioni!
Novembre 2013. Decisioni del Piano casa: L’applicazione del Piano sarà uniforme in tutta la regione. I Comuni non potranno impedire gli ampliamenti previsti nel loro territorio; non avranno il potere di veto, neppure nei centri storici (purché gli edifici interessati non siano sottoposti a protezione monumentale e paesaggistica dalle Soprintendenze), nelle aree agricole e nei parchi regionali. In zona agricola si potranno ampliare, in deroga alla legge, edifici residenziali o destinati alla conduzione del fondo e non utilizzati.
– Alla domanda: “Può essere reintrodotto il potere di veto dei Sindaci?”, la risposta del presidente Zaia è inequivocabile: “No. Poniamo al centro vincoli e prescrizioni sul fronte sismico, energetico, idrogeologico, di smaltimento dell’amianto. Non parliamo di nuove edificazioni, ma di interventi sull’esistente. Dov’è lo scempio del territorio? Il Piano è alla terza edizione: non mi pare che, in questi anni il Veneto sia stato devastato”.
– Marino Zorzato, autore del Piano: “L’aula è sovrana e libera di decidere come crede, ascoltando tutti. Ciò detto, ricordo che il Piano è fatto per i cittadini, non per i Comuni. Invito i Sindaci a rivolgersi alle categorie che in queste settimane si sono espresse a favore della legge per dare loro spiegazioni sul tentativo in atto per svuotarla. Il potere di veto dei Comuni è stato tolto perché crea cittadini di serie A e di serie B. Il provvedimento si può migliorare, ma per concedere, non per mettere altri vincoli. Questa legge, se in questi anni fosse stata applicata come avremmo voluto noi, avrebbe generato interventi non per 2,7 miliardi ma per 4,2 e, se si applicherà come previsto, ne genererà altri 5,7, tenendo in vita il settore delle ristrutturazioni edilizie”.
– Luigi Schiavo, presidente Ance: “Ci auguriamo che il piano non rimanga invischiato in pretestuose polemiche di natura politica. Sarebbe stucchevole assistere a un gioco di ostruzionismi alimentato da logiche partitiche propagandistiche. E’ necessario limitare il consumo di suolo, ma occorre intervenire sul patrimonio esistente. Perché la legge risulti efficace, è importante che sia uniforme la sua applicazione per la pari dignità di tutti i cittadini”.
Giuseppe Sbalchiero, presidente Confartigianato: “Sono in gioco migliaia di imprese e migliaia di posti di lavoro. Le rivendicazioni dei Sindaci sono senza fondamento”.
Giovanni Furlanetto, consigliere regionale leghista: “La Regione non può comportarsi come Roma con noi, imponendo ai Sindaci quello che devono fare. Questo mai”. Ma per quanto riguarda la restituzione ai Comuni del potere di intervenire nell’applicazione del Piano, nessuna apertura della maggioranza.