In vista delle elezioni politiche del 24-25 febbraio ci battiamo per tre obiettivi:
Mario Monti Presidente del Consiglio
Stefano Valdegamberi alla Camera dei deputati
Tito Brunelli consigliere della Regione Veneto al posto di Valdegamberi
“Entrare nel Consiglio regionale del Veneto, tanto più che l’Amministrazione è già in corso da tre anni, non è facile. Occorre tempo per capire e per conoscere. Con tutte le difficoltà che si presenteranno, ho intenzione di battermi per concretizzare due progetti su cui mi sto impegnando da un paio di anni. Riguardano il lavoro dei giovani e l’assistenza degli anziani con interventi sul territorio. Nulla di nuovo, ma la volontà di essere concreti per migliorare le nostre vite. Li potete leggere in tre successivi articoli. Mi impegno a riferire se tali progetti cammineranno e andranno a buon fine”.
Tito Brunelli
Amministrazione Zanotto. Gennaio 2004. Assessorato ai Servizi Sociali, Azienda USSL 20, Azienda Ospedaliera, AGEC, Istituto Assistenza Anziani e un gruppo locale di infermieri volontari hanno inaugurato un progetto di grande valore sociale e sanitario, con notevoli risparmi economici.
Al piano terra della casa AGEC di via Taormina (Borgo Nuovo), in spazi prima non utilizzati, si sono ricavati 25 posti letto per persone che necessitano di sostegno e di interventi sanitari leggeri e 10 posti di permanenza diurna. Degenza massima: 6 mesi. Il Centro è per:
– chi esce dall’ospedale; ha bisogno di cure sanitarie e, a casa, è solo o non ha chi lo segua;
– chi necessita di interventi specialistici e sanitari per periodi brevi;
– che viene ricoverate all’ospedale, ma potrebbero avere le stesse cure in questo Centro.
Nota bene: all’epoca, il costo minimo di una persona ricoverata all’ospedale era di 160 euro al giorno. La stessa persona, con la stessa quantità e qualità delle cure, nel Centro di via Taormina ne costava 40.
Descrizione
– Il Comune, attraverso AGEC, ICIIS e simili, mette a disposizione l’ambiente e lo tiene in ordine, come fa nelle case private di chi ha bisogno di aiuto.
– L’USSL 20 mette a disposizione l’intervento sanitario: il medico di famiglia segue il malato come se fosse a casa sua (visita periodica); lo stesso fanno gli specialisti.
– Con Azienda Ospedaliera e medico di famiglia, l’USSL valuta chi può evitare il ricovero in ospedale ed essere ospitato nel Centro; propone chi, in uscita dall’ospedale, è bene che passi un periodo nel Centro per poter tornare a casa con le sue gambe.
– Istituto Assistenza Anziani o Pia Opera Ciccarelli o simili acquistano l’occorrente (letti, materiale, attrezzature, …); mettono a disposizione personale medico e infermieristico e chi gestisce la casa; tengono per sè le entrate economiche (40 euro al giorno per ogni ricoverato) fino al recupero dell’investimento di partenza.
– Il volontariato locale, alla pari con le altre componenti, svolge le fondamentali funzioni sanitarie, sociali, culturali, di animazione, di contatto col territorio.
Come muoverci? (ci riferiamo alla realtà veronese, però il progetto deve riguardare tutte le province venete, in particolare le città capoluogo e i grandi centri)
– La Regione Veneto verifica interventi in atto che vanno nella direzione indicata nelle province del Veneto: individua ambienti pubblici adatti; mette in moto gli enti pubblici coinvolgibili; prevede la collaborazione con Azienda Ospedaliera (a Padova e a Verona), USSL e Comuni capoluogo;
-A Verona, ma anche nelle altre città, si individuano gli ambienti adatti (altre 2-3-5 via Taormina), con la possibilità di ricavarne in ciascuno, per la compatibilità economica, almeno 20 posti letto.
– Coinvolgere le associazioni di familiari di anziani ammalati o non autosufficienti o comunque interessate, con un loro ruolo riconosciuto e attivo; quelle dei medici di famiglia e dei medici specialisti e tutti coloro (singoli o gruppi organizzati) che hanno a cuore lo star bene di tutti.
– contattare e tenere rapporti permanenti con Fondazione Cariverona, Banco Popolare, Cattolica Assicurazioni e altri enti finanziari per possibili aiuti economici.
– Centrale può essere il ruolo delle forze informative, educative, umanitarie e motivazionali, in particolare delle diocesi. “Verona Fedele”, gli altri settimanali cattolici e i mass media disponibili possono decidere di collocarsi al centro del progetto e contribuire a creare l’informazione e il sostegno popolare su un problema che riguarda e riguarderà gran parte delle nostre famiglie.
(continua)