Primavera-estate 2012. L’associazione “Più di un sogno” e l’istituto alberghiero “Berti” presentano il progetto: ristorante, albergo e campeggio a corte Molon, gestiti in larga parte da disabili e down.
Di mezzo ci sono le elezioni comunali.
La nuova Giunte destina tutta l’area a “Centro ippico sociale”: un maneggio.
L’ex assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco, che aveva coinvolto l’associazione “Più di un sogno” nella valorizzazione di corte Molon, chiede a “una città silente, quasi cortigiana di un sistema che in questi anni con tanta furbizia e bravura Flavio Tosi è riuscito a creare”, che gli spazi siano condivisi dai due progetti.
Delibera di Giunta (12 giugno): l’intera corte è del maneggio. Le associazioni che hanno in concessione quegli spazi stabiliranno di condividerli o meno. Quanto al progetto del polo turistico-ricettivo gestito da down e disabili è “un’eventualità non accordabile con l’impostazione valutata positivamente dall’Amministrazione comunale”. Perciò non possono coesistere il centro ippico sociale e l’albergo/campeggio/ristorante gestito da disabili e down.
– Marco Ottocento di “Più di un sogno”: “Il nostro progetto è sostenibile. Sarebbero servite risorse iniziali per ristrutturare corte Molon, ma poi tutto si sarebbe sostenuto con le sue gambe. L’esigenza di un luogo formativo in ambito ristorazione per persone disabili è molto sentito: l’alberghiero ha un 10% di ragazzi certificati, che faticano a trovare un impiego. Sottoporremo all’Amministrazione l’idea; se piacerà, chiederemo di individuare un sito alternativo. Corte Molon era l’ideale”.
– Assessore al Sociale Leso: “Li aspetto”.
– Il Centro ippico si sente preso in giro: aveva presentato il progetto a Bertacco. “I ragazzi down non meritavano di essere usati a 20 giorni dalle elezioni”.
– Assessore Giacino: “Solo una parte di Corte Molon sarà concessa al gruppo ippico. Circa l’altro progetto si sottovaluta il problema della ristrutturazione di Corte Molon”. Il Comune non ha i due milioni che servono. Ristrutturare è indispensabile per il progetto down; l’ippoterapia utilizzerà in buona parte spazi esterni. Ci saranno costruzioni, per cui il progetto sarà in Consiglio comunale visto che il parco dell’Adige è zona vincolata. Giacino: “Cerchiamo chi gestisca la corte e si prenda l’onere di ristrutturarla. Invitiamo i proponenti del progetto down a riformularlo”.
– Alberto Bozza, ex presidente della seconda Circoscrizione: “Occorrevano comunicazione e coinvolgimento tra la Giunta precedente e le associazioni interessate. Ora ci sono persone che ci stanno mettendo anima e corpo per realizzare un progetto accarezzato da anni e, dall’altra parte, ci sono persone deluse. E’ triste mettano in atto battaglie antagoniste su progetti sociali”.