da “Il bilancio del Comune di Verona per il 2010 e per il 2011″ (12)
L’Arena necessita di consistenti manutenzioni esterne e interne, avviate 12 anni fa: gradoni da sigillare e lavori sotto terra: grande fossa, deposito, fognatura.
Il sovrintendente Girondini: “Abbiamo risanato il disastro economico e gestionale del Centro Sinistra, che ha portato a una perdita di 17 milioni e al dimezzamento del patrimonio: da 33 a 16 milioni. Abbiamo chiuso il bilancio 2008 con un utile di un milione e quello del 2009 con oltre 500.000 euro. Dopo anni, in febbraio faremo una trasferta a Tokio. Oggi però il bilancio è in deficit di 2,6 milioni e sono a rischio i fondi per il 2011 di Regione e Stato (Fus) che, nel 2010, ha dato 2,6 milioni in meno rispetto al 2009. E per il 2011?”.
*Dicembre 2010. La Regione dimezza i fondi: per il 2011 Arena e Fenice si spartiranno 1,5 milioni, la metà rispetto al 2010. Il contributo dello Stato per l’Arena passa dai 16,6 milioni nel 2010 ai 14,24 nel 2011: – 2,3. Arriva un contributo straordinario dal Comune di Verona: 900.000 euro.
Il sindaco Tosi annuncia battaglia: “Sindaci e Sovrintendenti delle Fondazioni ci coordineremo per trattare con il governo: l’Italia vive anche di cultura e di lirica”.
*Il Partito Democratico parla di umiliazione per Verona: meno 3 milioni al botteghino; paganti al minimo storico: da 510.000 a 465.000, con 432.000 presenze nel 2010; perdita di 63.734 spettatori in 3 anni; 30 milioni di perdita di indotto; nessun investimento, tagli alle scenografie e al personale; lavoratori: da 382 a 300.
*Marzo 2011: il miracolo. Dal Governo: tre milioni di contributo straordinario e la promessa di reintegro del FUS salvano il bilancio di previsione per il 2011: la Fondazione chiude in pareggio. Cariverona assegna all’ente lirico un milione di euro per il bilancio 2011 e 500.000 euro per l’esercizio 2010. Mai successo. La scelta dell’ente è finanziare progetti di riconosciuto valore, non di fare ‘offerte una tantum’ per coprire i buchi di bilancio. Secondo i sindacati, però, “la gestione organizzativa mette a rischio la qualità della stagione lirica e il futuro dell’Arena”.