da “Il bilancio del Comune di Verona per il 2010 e per il 2011″ (7)
Torniamo, in conclusione, alle opere pubbliche dell’era Tosi. Se si vuole avere l’esatta dimensione dei sogni distribuiti a piene mani, basta procurarsi il best-seller delle opere comiche del dopoguerra veronese: il piano delle opere 2008-10, tutta farina del sacco Tosi. E’ documento approvato dalla neo maggioranza nel 2007: vi sono descritte, con dovizia di dettagli, le opere che nell’arco del triennio avrebbero dovuto vedere la luce, essere iniziate o a buon punto. Stando a quel libro delle bugie o”spiritose invenzioni”, nel 2011 avrebbero dovuto:
– concludere i lavori alla Passalacqua;
– inaugurare la nuova sede della Polizia Urbana e il nuovo parcheggio del Gasometro come, a parole e nei comunicati stampa, l’assessore Corsi ha già fatto tre volte;
– restaurare Palazzo del Capitanio per il nuovo Museo di Scienze Naturali;
– brindare alla nuova prestigiosa sede della Fondazione Arena presso l’Arsenale;
– accompagnare nugoli di visitatori alla restaurata Torre del Gardello;
– trasformare l’ex colonia estiva di Boscochiesanuova in residence per gli sfrattati;
– trasferire il canile di via Campo Marzio;
– realizzare la nuova caserma dei carabinieri di S.Michele.
Come da previsioni, è possibile percorrere le mura comunali fino alla torre Pentagona, da dove ammirare l’arrivo in piazza Bra della colonna della libertà, mentre Di Dio e camerati risalgono disordinatamente via Mazzini che avevano orgogliosamente disceso.
Quest’estate potremo seguire gli spettacoli estivi nel restaurato chiostro di Sant’Eufemia e nella rinnovata cavea del Teatro Romano.
Dal marzo 2010 possiamo parcheggiare nei nuovi parcheggi di piazza Nogara e lungadige Rubele, incuranti dei quattro o cinque sassi colà ritrovati.
Per i bagni autopulenti, secondo le carte inaugurati già nel marzo del 2008, è bene far riferimento alla fontana presente in piazza Bra nei pressi di un misterioso neo-monumento la cui realizzazione sta battendo – come tempi – la cappella Sistina. Ma – si sa – non bisogna mettere fretta all’arte.
A molti è sfuggito: abbiamo inaugurato la nuova area verde in via Dalla Bona con fontana artistica antistante il rinnovato ex albergo LUX: del verde non c’è traccia, ma il LUX sale sempre di più in altezza e in bellezza, con un accostamento prezioso ed esteticamente efficace con le mura austriache che meritarono a Verona la qualifica di patrimonio dell’umanità.
Le vecchie gallerie mercatali dell’ex mercato ortofrutticolo sono rifunzionalizzate e restaurate dal 2009 anche se pochi se ne sono accorti, forse perché distratti dal nuovo parco del Prusst, ultimato l’anno dopo con una spesa di svariati milioni di euro.
Campioni mondiali di distrazione, i Veronesi non si sono accorti che, nel 2010, quasi un anno fa, sono iniziati i lavori di collegamento della 434 con Basso Acquar, forse perché preferiscono stare in centro nei rinnovati giardini di piazza Viviani, anche perché dal 2009 sono installate ovunque le colonnine di emergenza.
Più in periferia, dal 2009 si può godere del restaurato Lazzareto Sanmicheliano: pare si possa godere soprattutto nelle ore notturne.
Per chi vuole dormire più sicuro, dal 2009 è fruibile il nuovo dormitorio di via Campo Marzo: si può scegliere un qualunque campo da marzo in poi.
L’elenco delle mirabolanti imprese potrebbe continuare: chi volesse dilettarsi può reperire presso gli uffici il documento votato da questo Consiglio il 20 dicembre 2007. Oggi tiriamo le somme di quelle promesse. Fra qualche mese competerà ai Veronesi.
Si dirà che criticare è facile e proporre un po’ più complicato! E’ vero: le proposte saranno oggetto della prossima comunicazione … ovviamente per chi è interessato.
Roberto Uboldi