Contributi regionale ai cittadini che hanno contratto un mutuo per la casa?
No, se vanno anche a stranieri
“Ogni individuo ha diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, alle cure mediche e ai servizi sociali” (Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo, n° 25)
Regione Veneto. Giugno 2009. C’è l’elenco dei cittadini che hanno contratto un mutuo per l’acquisto della casa e che, non riuscendo a far fronte al pagamento delle rate, rischiano di perdere l’abitazione. Un contributo regionale per loro?
Figurarsi i leghisti nostrani! Fanno due conti per confermare i loro sospetti: ai primi 100 posti compaiono 70 nomi stranieri. Alla fine i foresti sono 438, poco meno della metà. Inaccettabile. Si arrabbia l’allora presidente Galan: “Inaccettabile che cosa? Io considero colui che vive e lavora in Veneto da anni, regolarmente e nel rispetto delle nostre leggi, un cittadino veneto che ha gli stessi doveri e gli stessi diritti di qualunque altro”.
La Lega Nord: precedenza ai Veneti. Priorità alla nostra gente per lavoro, casa, buoni scuola. Galan: “Il Veneto di domani non può che essere una regione dove alto e qualificato sarà il sistema dell’accoglienza e dell’integrazione. La demagogia ha le gambe corte. C’è chi prevede che andiamo verso società sempre più demagogiche. Non deve avvenire”.