“Tutti sono uguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge … contro ogni discriminazione” (Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo”, n° 7)
Estate 2009. Il Consiglio regionale deve decidere su “interventi a favore delle famiglie degli alunni delle scuole statali e paritarie”: i buoni scuola. In VI Commissione la Lega Nord fa passare la proposta che “costituisce titolo di precedenza assoluta per gli interventi previsti la residenza anagrafica continuativa e la prestazione lavorativa ininterrotta da almeno 15 anni in Veneto di almeno un genitore degli studenti”.
Lo stesso Galan, allora Presidente della Regione, si indigna: “Spero che il Consiglio abbia più buon senso. Questa legge non passerà. Il mio pensiero va ai nostri tanti immigrati italiani di un tempo: se avessero dovuto aspettare 15 anni per maturare dei diritti avrebbero lamentato l’ingiustizia. I nuovi cittadini devono essere messi nelle condizioni di lavorare, pagare le tasse e contribuire alla crescita del Veneto. Vorrei che il nostro fosse un Veneto dove a prevalere siano le garanzie di rispetto della dignità della persona, qualunque siano le condizioni in cui si trovi”.
La proposta leghista non è passata. Ha fatto però un passo avanti l’idea. Entro quanto tempo la Regione, governata da Zaia, riproporrà il progetto e lo approverà?
mancano, al centro del paese? le segnaletiche stradali….