* Un nuova questione, figlia della “riforma Gelmini”: si toglie la copertura finanziaria per il servizio di sorveglianza durante l’orario di mensa. La scuola chiede il contributo ai genitori: “una nuova tassa”.
Gli istituti ricorrono a cooperative con personale esterno e chiedono ai genitori di pagare.
In Borgo Roma, ad esempio (scuole Meneghetti – Giuliari – De Amicis) si chiedono 65 euro a studente.
E chi non si avvale del servizio non può fermarsi né in mensa né a scuola per mangiare un panino. “O pagano o a casa”.
Crescono le proteste. Chi ha difficoltà economiche deve andare a prendere i figli e, se può, li riporta il pomeriggio.
Si abbatte il principio costituzionale del diritto all’istruzione gratuita. Il reddito torna a determinare il livello di scolarizzazione e di formazione degli studenti.
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Scuola primaria pubblica. Chi custodisce le mense?
* Un nuova questione, figlia della “riforma Gelmini”: si toglie la copertura finanziaria per il servizio di sorveglianza durante l’orario di mensa. La scuola chiede il contributo ai genitori: “una nuova tassa”.
Gli istituti ricorrono a cooperative con personale esterno e chiedono ai genitori di pagare.
In Borgo Roma, ad esempio (scuole Meneghetti – Giuliari – De Amicis) si chiedono 65 euro a studente.
E chi non si avvale del servizio non può fermarsi né in mensa né a scuola per mangiare un panino. “O pagano o a casa”.
Crescono le proteste. Chi ha difficoltà economiche deve andare a prendere i figli e, se può, li riporta il pomeriggio.
Si abbatte il principio costituzionale del diritto all’istruzione gratuita. Il reddito torna a determinare il livello di scolarizzazione e di formazione degli studenti.
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