“L’elezione di Obama aiuterà forse a togliere quella rabbia che c’è nel mondo nero, americano e africano, per essere stato sempre tenuto ai margini e schiacciato. E’ una vittoria con forti valenze simboliche che investe l’immaginario collettivo” (padre Alex Zanotelli)
Immigrati e criminalità
Reati compiuti da stranieri in Italia:
– 51 % dei denunciati per furto ;
– 45 % rapina ;
– 19 % estorsioni ;
– 29 % truffe ;
– 39 % violenze sessuali ;
– 36 % omicidi ;
– 27 % lesioni dolose.
Nel 2008 i delitti denunciati sono diminuiti dell’11% rispetto al 2007: “Si inverte un trend preoccupante. Negli ultimi 4 anni, il 34% dei reati è stato commesso da stranieri” (Maroni).
Chi delinque, chiunque sia, va punito.
Dati da evidenziare:
– un’immigrazione troppo rapida, come accaduto in Italia, porta conflittualità, anche politica;
– un immigrato regolare non delinque più di un italiano. Secondo un rapporto del Ministero degli Interni dell’ottobre 2008, delinque il 2% degli stranieri regolari; il dato sale al 6% se riferito a clandestini: molti atti delinquenziali sono opera loro;
– negli ultimi 50 anni omicidi, rapine, furti, contrabbando e borseggi non sono mai stati numerosi come oggi in Italia; gli stranieri sono coinvolti in un quarto delle denunce;
– criminalità non è sinonimo di immigrati; però il numero di reati commessi da stranieri è aumentato del 10% (654 in più nel 2008 rispetto al 2007), passando da 6.616 a 7.270.
– in 5 anni (dal 2001 al 2005) l’aumento delle denunce contro stranieri è stato del 45,9% e l’incidenza della criminalità straniera è passata dal 17,4% al 23,7% del totale;
– secondo il XIII Rapporto sulle migrazioni dell’ISMU, nel 2005 un denunciato su 4 non era italiano (oltre 130.000 su mezzo milione), con apice in Lombardia dove si arriva a un terzo e quasi la metà dei condannati era immigrato. Dal 2000, a livello nazionale, l’aumento delle denunce di stranieri è del 15%.
La criminalità degli immigrati costa 7 miliardi di euro all’anno: salari delle forze dell’ordine, danni subiti, spese per ciascun detenuto. Più di un terzo (2,7 miliardi) è legato a violenze sessuali.
– la comunità più discussa: i romeni condannati e detenuti in Italia nel 2008 sono 2.790, di cui 805 condannati in via definitiva. Solo 2 sono rientrati in Romania dal 2003; 35 aspettano il giudizio della Camera penale di Bucarest. Il ministro Maroni (9-1-09): “Non c’è un’emergenza criminalità legata alla comunità romena. Ci sono cittadini romeni che hanno compiuto reati. La collaborazione tra i due paesi è eccellente e molto utile”.
* La cultura della legalità non cresce con interventi repressivi: ha bisogno di politiche sociali.
Occorre la stessa energia per reprimere e per prevenire la criminalità.
Prevenzione e integrazione devono andare avanti di pari passo.
* In Veneto diminuiscono i reati, ma cresce la sensazione di insicurezza, di allarme e di paura: una situazione di piccola ma diffusa illegalità esaspera gli animi. Va combattuta con interventi quotidiani, a tutela della legalità e dei soggetti deboli.
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“L’elezione di Obama aiuterà forse a togliere quella rabbia che c’è nel mondo nero, americano e africano, per essere stato sempre tenuto ai margini e schiacciato. E’ una vittoria con forti valenze simboliche che investe l’immaginario collettivo” (padre Alex Zanotelli)
Immigrati e criminalità
Reati compiuti da stranieri in Italia:
– 51 % dei denunciati per furto ;
– 45 % rapina ;
– 19 % estorsioni ;
– 29 % truffe ;
– 39 % violenze sessuali ;
– 36 % omicidi ;
– 27 % lesioni dolose.
Nel 2008 i delitti denunciati sono diminuiti dell’11% rispetto al 2007: “Si inverte un trend preoccupante. Negli ultimi 4 anni, il 34% dei reati è stato commesso da stranieri” (Maroni).
Chi delinque, chiunque sia, va punito.
Dati da evidenziare:
– un’immigrazione troppo rapida, come accaduto in Italia, porta conflittualità, anche politica;
– un immigrato regolare non delinque più di un italiano. Secondo un rapporto del Ministero degli Interni dell’ottobre 2008, delinque il 2% degli stranieri regolari; il dato sale al 6% se riferito a clandestini: molti atti delinquenziali sono opera loro;
– negli ultimi 50 anni omicidi, rapine, furti, contrabbando e borseggi non sono mai stati numerosi come oggi in Italia; gli stranieri sono coinvolti in un quarto delle denunce;
– criminalità non è sinonimo di immigrati; però il numero di reati commessi da stranieri è aumentato del 10% (654 in più nel 2008 rispetto al 2007), passando da 6.616 a 7.270.
– in 5 anni (dal 2001 al 2005) l’aumento delle denunce contro stranieri è stato del 45,9% e l’incidenza della criminalità straniera è passata dal 17,4% al 23,7% del totale;
– secondo il XIII Rapporto sulle migrazioni dell’ISMU, nel 2005 un denunciato su 4 non era italiano (oltre 130.000 su mezzo milione), con apice in Lombardia dove si arriva a un terzo e quasi la metà dei condannati era immigrato. Dal 2000, a livello nazionale, l’aumento delle denunce di stranieri è del 15%.
La criminalità degli immigrati costa 7 miliardi di euro all’anno: salari delle forze dell’ordine, danni subiti, spese per ciascun detenuto. Più di un terzo (2,7 miliardi) è legato a violenze sessuali.
– la comunità più discussa: i romeni condannati e detenuti in Italia nel 2008 sono 2.790, di cui 805 condannati in via definitiva. Solo 2 sono rientrati in Romania dal 2003; 35 aspettano il giudizio della Camera penale di Bucarest. Il ministro Maroni (9-1-09): “Non c’è un’emergenza criminalità legata alla comunità romena. Ci sono cittadini romeni che hanno compiuto reati. La collaborazione tra i due paesi è eccellente e molto utile”.
* La cultura della legalità non cresce con interventi repressivi: ha bisogno di politiche sociali.
Occorre la stessa energia per reprimere e per prevenire la criminalità.
Prevenzione e integrazione devono andare avanti di pari passo.
* In Veneto diminuiscono i reati, ma cresce la sensazione di insicurezza, di allarme e di paura: una situazione di piccola ma diffusa illegalità esaspera gli animi. Va combattuta con interventi quotidiani, a tutela della legalità e dei soggetti deboli.
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