
e) Asili comunali. Indagine di Cittadinanzattiva. Costo per ogni bambino che frequenta il nido a Verona: 369 euro al mese: al di sopra della media nazionale (290 euro). Dura la vita per le giovani coppie!
Primi dati sui nidi nel 2008:
– le domande sono 1.184 (erano 1.231 nel 2007);
– posti disponibili: 632, più altri 40 individuati;
– 45 sono le richieste accettate da genitori unici di figli riconosciuti;
– 113 i bambini stranieri (110 nel 2007);
– 364 sono i bambini in lista di attesa.
* Le perplessità riguardano le domande delle famiglie a protezione sociale (= nuclei familiari con problematiche economiche, lavorative o sociali): su 113 solo 28 sono state accolte, perché prive dei requisiti richiesti.
* Ci si chiede anche chi sono le 364 famiglie dei bambini rimasti fuori.
* Le strutture restano comunque insufficienti. Spendiamo i soldi per autostrade e grandi mostre o per i servizi essenziali?
f) Anziani
In luglio scoppia la protesta dei comitati dei parenti degli anziani ospitati presso le case di riposo di Marzana e di Villa al Parco (ex Villa Monga): l’aumento della retta, di 35 euro, è ritenuto ingiustificato a fronte di un servizio che non funziona. Ad esempio, i parenti devono lavare e stirare la biancheria a casa, se la vogliono a disposizione, pagare le badanti nei casi gravi e versare una cauzione di 5.000 euro all’entrata. E’ cronica la scarsità del personale.
g) Plateatici
Settembre 2008. Enrico Corsi, assessore al Commercio, comunica che l’Amministrazione ha deciso di aumentare le tariffe per l’utilizzo dei plateatici, ferme da tempo. A Verona si paga un quinto rispetto a Venezia e la metà rispetto a Treviso e Padova. “La spesa pesante per gli interessati non è questa, ma quella per gli affitti”.
Dall’1-1-09 per bar, ristoranti e pizzerie costerà il 40 % in più avere tavolini all’aperto sul suolo pubblico. Nelle periferie estreme e nelle aree agricole i prezzi restano invariati. Si consente un utilizzo maggiore dei plateatici (cioè più tavoli all’aperto) per lo sviluppo delle attività commerciali, in accordo però con la Sovrintendenza. L’assessore Corsi presenta la soluzione come concordata e accettata con favore dai commercianti. I prezzi mensili variano a seconda delle aree:
– Zona 1 (vie Roma, Cappello, Stella; piazze Erbe, dei Signori; cortile Mercato Vecchio; corso Portoni Borsari; piazza Bra e liston): i prezzi aumentano da 78,42 per metro quadrato a 120 euro.
– Zona 2 (Cittadella, Valverde, Borgo Trento, Santo Stefano, Veronetta ovest, San Zeno): da 65,70 a 95 euro.
– Zona 3 (San Zeno, Ponte Crencano, Valdonega, Veronetta est): da 48,75 a 65 euro.
– Arrotondamenti sono previsti per i quartieri più periferici: intorno ai 30 euro.
Veramente gli esercenti sono d’accordo? No. Parecchi puntano il dito contro il taglio dell’ICI: ci rimetteremo tutti, perché i prezzi dei prodotti saliranno. E’ una spesa in più: un male per i clienti.
Silvano Meneguzzo, presidente di Confesercenti: “Dopo quello sulla tassa della raccolta rifiuti, è il secondo aumento da questa Amministrazione. Scatta anche quello sui bus turistici. Aspettiamo di vedere le contropartite in termini di servizi: arredo urbano e incentivi al turismo”. Non esclude la serrata per protesta dopo averne parlato con la categoria. Forti perplessità arrivano anche da Fernando Morando di Confcommercio. “Le tasse che scendono noi non le abbiamo viste“.
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– le domande sono 1.184 (erano 1.231 nel 2007);
– posti disponibili: 632, più altri 40 individuati;
– 45 sono le richieste accettate da genitori unici di figli riconosciuti;
– 113 i bambini stranieri (110 nel 2007);
– 364 sono i bambini in lista di attesa.
* Le perplessità riguardano le domande delle famiglie a protezione sociale (= nuclei familiari con problematiche economiche, lavorative o sociali): su 113 solo 28 sono state accolte, perché prive dei requisiti richiesti.
* Ci si chiede anche chi sono le 364 famiglie dei bambini rimasti fuori.
* Le strutture restano comunque insufficienti. Spendiamo i soldi per autostrade e grandi mostre o per i servizi essenziali?
f) Anziani
In luglio scoppia la protesta dei comitati dei parenti degli anziani ospitati presso le case di riposo di Marzana e di Villa al Parco (ex Villa Monga): l’aumento della retta, di 35 euro, è ritenuto ingiustificato a fronte di un servizio che non funziona. Ad esempio, i parenti devono lavare e stirare la biancheria a casa, se la vogliono a disposizione, pagare le badanti nei casi gravi e versare una cauzione di 5.000 euro all’entrata. E’ cronica la scarsità del personale.
g) Plateatici
Settembre 2008. Enrico Corsi, assessore al Commercio, comunica che l’Amministrazione ha deciso di aumentare le tariffe per l’utilizzo dei plateatici, ferme da tempo. A Verona si paga un quinto rispetto a Venezia e la metà rispetto a Treviso e Padova. “La spesa pesante per gli interessati non è questa, ma quella per gli affitti”.
Dall’1-1-09 per bar, ristoranti e pizzerie costerà il 40 % in più avere tavolini all’aperto sul suolo pubblico. Nelle periferie estreme e nelle aree agricole i prezzi restano invariati. Si consente un utilizzo maggiore dei plateatici (cioè più tavoli all’aperto) per lo sviluppo delle attività commerciali, in accordo però con la Sovrintendenza. L’assessore Corsi presenta la soluzione come concordata e accettata con favore dai commercianti. I prezzi mensili variano a seconda delle aree:
– Zona 1 (vie Roma, Cappello, Stella; piazze Erbe, dei Signori; cortile Mercato Vecchio; corso Portoni Borsari; piazza Bra e liston): i prezzi aumentano da 78,42 per metro quadrato a 120 euro.
– Zona 2 (Cittadella, Valverde, Borgo Trento, Santo Stefano, Veronetta ovest, San Zeno): da 65,70 a 95 euro.
– Zona 3 (San Zeno, Ponte Crencano, Valdonega, Veronetta est): da 48,75 a 65 euro.
– Arrotondamenti sono previsti per i quartieri più periferici: intorno ai 30 euro.
Veramente gli esercenti sono d’accordo? No. Parecchi puntano il dito contro il taglio dell’ICI: ci rimetteremo tutti, perché i prezzi dei prodotti saliranno. E’ una spesa in più: un male per i clienti.
Silvano Meneguzzo, presidente di Confesercenti: “Dopo quello sulla tassa della raccolta rifiuti, è il secondo aumento da questa Amministrazione. Scatta anche quello sui bus turistici. Aspettiamo di vedere le contropartite in termini di servizi: arredo urbano e incentivi al turismo”. Non esclude la serrata per protesta dopo averne parlato con la categoria. Forti perplessità arrivano anche da Fernando Morando di Confcommercio. “Le tasse che scendono noi non le abbiamo viste“.
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