CHI PENSA CHE TOSI CI RIPENSI ? CHI PUO’ CONVINCERLO A PERCORRERE ALTRE STRADE ? FORSE GALAN ?
Era prevedibile: si muove il progetto comunale “Capolavori del mondo a Verona”, con la proposta di una grande mostra di sei mesi nel 2009. Questa volta c’è la garanzia di due delibere di Giunta: una del 25 giugno e l’altra del 9 luglio. Spesa prevista: 8.342.000 euro, compresi l’adeguamento della Gran Guardia (che procederà anche nei mesi estivi), la promozione mediatica, il trasporto dei quadri, la mostra.
Il progetto resta sospeso: può concretizzarsi con un finanziamento europeo, che l’Amministrazione si augura di cinque milioni. E’ richiesto l’assenso della Regione. Consulente del Comune è lo “Studio Callegari Consulting” di Treviso, per il quale è previsto il compenso di 10.000 euro più iva e l’1% dell’eventuale finanziamento. Nelle delibere non si fa riferimento, se non in modo molto blando, ai musei cittadini: tutto fa pensare che l’organizzatore sia un privato. Forse Goldin?
Il ‘mago delle mostre’ afferma: “L’ho realizzato io. L’evento, se il progetto decollerà, si terrà nell’autunno 2009. Occorre lavorare da settembre”. Insieme a Goldin rispunta pure il Louvre: è un legame a tre? Secondo Goldin sì. Tecnici parigini saranno a Verona il 20 settembre.
L’assessore alla Cultura Erminia Perbellini puntualizza immediatamente: “La delibera comunale è stata approvata quando la collaborazione con Goldin era tramontata: questa volta lui non c’entra”. Mistero. Le possibili ipotesi sono due:
– corrisponde a verità quanto afferma la Perbellini: la delibera prescinde da collaborazioni esterne;
– Goldin, uscito di scena, rientra dalla finestra, in contatto diretto con Tosi. La Perbellini non ne sa nulla.
* Si può procedere solo con il parere favorevole di Giancarlo Galan. Franco Miracco, ispiratore delle politiche culturali del Veneto, boccia la fattibilità: “Questa delibera non ha speranze di trovare la condivisione della Giunta regionale. Non è malanimo, ma sorpresa e rammarico per come il Comune di Verona presenta la richiesta di finanziamento, che non può essere riservata a eventi di una sola città, ma collegata a progetti di area vasta. La Regione non è stata coinvolta e la Unione Europea non stanzia contributi a una sola città. Il parere positivo può esserci solo in presenza di un progetto che coinvolga la Regione, meglio se più Regioni e più Paesi europei. La richiesta non partirà neppure alla volta di Bruxelles”.
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Chi pensa che Tosi ci ripensi?
CHI PENSA CHE TOSI CI RIPENSI ? CHI PUO’ CONVINCERLO A PERCORRERE ALTRE STRADE ? FORSE GALAN ?
Era prevedibile: si muove il progetto comunale “Capolavori del mondo a Verona”, con la proposta di una grande mostra di sei mesi nel 2009. Questa volta c’è la garanzia di due delibere di Giunta: una del 25 giugno e l’altra del 9 luglio. Spesa prevista: 8.342.000 euro, compresi l’adeguamento della Gran Guardia (che procederà anche nei mesi estivi), la promozione mediatica, il trasporto dei quadri, la mostra.
Il progetto resta sospeso: può concretizzarsi con un finanziamento europeo, che l’Amministrazione si augura di cinque milioni. E’ richiesto l’assenso della Regione. Consulente del Comune è lo “Studio Callegari Consulting” di Treviso, per il quale è previsto il compenso di 10.000 euro più iva e l’1% dell’eventuale finanziamento. Nelle delibere non si fa riferimento, se non in modo molto blando, ai musei cittadini: tutto fa pensare che l’organizzatore sia un privato. Forse Goldin?
Il ‘mago delle mostre’ afferma: “L’ho realizzato io. L’evento, se il progetto decollerà, si terrà nell’autunno 2009. Occorre lavorare da settembre”. Insieme a Goldin rispunta pure il Louvre: è un legame a tre? Secondo Goldin sì. Tecnici parigini saranno a Verona il 20 settembre.
L’assessore alla Cultura Erminia Perbellini puntualizza immediatamente: “La delibera comunale è stata approvata quando la collaborazione con Goldin era tramontata: questa volta lui non c’entra”. Mistero. Le possibili ipotesi sono due:
– corrisponde a verità quanto afferma la Perbellini: la delibera prescinde da collaborazioni esterne;
– Goldin, uscito di scena, rientra dalla finestra, in contatto diretto con Tosi. La Perbellini non ne sa nulla.
* Si può procedere solo con il parere favorevole di Giancarlo Galan. Franco Miracco, ispiratore delle politiche culturali del Veneto, boccia la fattibilità: “Questa delibera non ha speranze di trovare la condivisione della Giunta regionale. Non è malanimo, ma sorpresa e rammarico per come il Comune di Verona presenta la richiesta di finanziamento, che non può essere riservata a eventi di una sola città, ma collegata a progetti di area vasta. La Regione non è stata coinvolta e la Unione Europea non stanzia contributi a una sola città. Il parere positivo può esserci solo in presenza di un progetto che coinvolga la Regione, meglio se più Regioni e più Paesi europei. La richiesta non partirà neppure alla volta di Bruxelles”.
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