Proviamo a immaginare Verona senza l’Arena

PROVIAMO A IMMAGINARE VERONA SENZA L’ARENA E SENZA LA STAGIONE LIRICA: IMPOSSIBILE!
NE VA DI MEZZO IL FUTURO DI VERONA
C’E’ UNA PROSPETTIVA PER “FONDAZIONE ARENA”?

Siamo di fronte alla principale risorsa artistica, culturale, turistica ed economica della città: unica impresa veronese che garantisce 700 milioni all’anno per il nostro terziario.

Soci fondatori di “Fondazione Arena” sono lo Stato, la Regione Veneto, il Comune di Verona, l’Accademia Filarmonica, il Banco Popolare, la Camera di Commercio, la Fondazione Cariverona.

MEDIOCRI E INCOMPETENTI AL POTERE

Il sindaco Flavio Tosi ha voluto come Sovrintendente della Fondazione il suo amico Francesco Girondini e ha nominato nel Consiglio di Amministrazione persone a lui fedeli: Luigi Pisa, noto a Verona non certo per le sue competenze, e Paolo Arena: rappresentante di Camera di Commercio. Stabilisce così il governo forte del Sindaco anche in Fondazione Arena.

Conseguenza di queste scelte: si sono dimessi dal Consiglio di Amministrazione:

* Giuseppe Manni (agosto 2007), stimato imprenditore veronese, e

* Giovanni Aspes (settembre 2007), esperto in amministrazione finanziaria, indicato dalla Fondazione Cariverona.

* Giorgio Battistelli, ex direttore artistico, compositore, si è pure dimesso a causa di “sovrapposizioni e contrasti tra le funzioni di direttore artistico e quelle di altri dirigenti, contrasti che compromettono un normale e proficuo svolgimento della programmazione artistica”.

* Gigliola Cinquetti ( marzo 2008), indicata dal Ministero della Cultura, si dimette nel marzo 2008 e viene sostituita a metà aprile da Giuseppe Ferrazza, presidente dell’Ente teatrale italiano: un’autorità nel settore.

* Nel marzo 2008, con buonuscita di 180.000 euro, si dimette (costretto) Claudio Orazi, discusso ex sovrintendente, ultimo superstite della vecchia dirigenza cittadina, spazzata via dal sindaco Tosi: piazza pulita.

* Dall’11 giugno 2008, rappresenta la Provincia di Verona in Fondazione Arena il musicista e manager veronese Giorgio Benati.

* Dall’agosto 2008, dopo più di due anni di contrasti, partecipa al CdA un rappresentante della Regione Veneto, nella persona di Massimo Venturato.

E’ significativo quanto scrive sulla situazione della Fondazione (Il Verona del 18-12-2007) Lino Venturini, appassionato conoscitore della stessa:”Giorgio Battistelli, il direttore artistico della ‘Fondazione Arena’ di Verona, ha scelto di dare le dimissioni. Ha sopportato per un anno; poi ha ceduto. E noi siamo qui a chiederci come sia stato possibile costringere alla fuga uno dei maggiori artisti del panorama musicale italiano: ‘un musicista – scrive Daniel Charles – lontano da parrocchie e consorterie di ogni tipo, audace sperimentatore, ma con risoluti riferimenti alla storia e alla tradizione’. E’ dall’interno che il cancro mina la salute del corpo. La mediocrità non ammette l’eccellenza, anzi la teme, la combatte. La ‘Fondazione Arena’ è un elefante destinato a sprofondare nelle sabbie mobili di un futuro incerto”.

Lo stesso Giorgio Battistelli, nel febbraio scorso, dichiara: “Ero stato chiamato a innovare. Occorre un rinnovamento profondo. Non mi hanno permesso di lavorare. Ci sono persone che non producono nulla. Si deve non agire per non turbare gli equilibri sindacali. Non potevo far funzionare e far produrre al meglio. La Fondazione è il tempio della routine, con i soliti dirigenti, agenti, direttori. Non si può introdurre cambiamenti. C’è l’assoluta indisponibilità a trattare. La politica deve appoggiare il progetto di innovazione”.

Il dato di fatto è che, al posto di Giovanni Aspes, Giuseppe Manni e Giorgio Battistelli (tre personalità di grande e riconosciuto rilievo) di Claudio Orazi e di Gigliola Cinquetti, troviamo Francesco Girondini, Paolo Arena e Luigi Pisa, con la consulenza del commercialista Enrico Ghinato, di Camera di Commercio.
Chi può non preoccuparsi?

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